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Il fiore del mese di luglio: l’Ibisco

Il fiore del mese di luglio: l’Ibisco

Il fiore del mese di luglio: l’Ibisco

Luglio è arrivato, il fiore che abbiamo scelto per simboleggiare questo splendido mese estivo è l’Ibisco.
L’Hibiscus è un genere di piante della famiglia delle malvacee ed è originario delle aree tropicali dell’Asia e delle isole del Pacifico dove possono raggiungere dimensioni notevoli, mentre nelle zone con clima mite, rimangono di dimensioni più contenute.
Il suo nome deriva dal nome greco, ebisckos e ibiskus, usato già da Dioscoride per indicare una specie di malva.
Esistono circa 300 specie di Hibiscus, in Italia la più diffusa è l’Hibiscus syriacus, che fiorisce da luglio ad ottobre, con fiori bianchi, rosa, viola e lilla, coltivate anche ad alberello.

Coltivazione
Non sopportano i freddi invernali per cui crescono bene all’aperto solo nelle zone caratterizzate da clima mite e in posizione soleggiata. Se coltivati in vaso, resistono anche a climi più freddi, ma con l’accortezza di ritirarli in casa quando le temperature scendono sotto ai 13° C.

L’Hibiscus può anche crescere nelle nostre case, va collocato in una posizione molto luminosa e al riparo da correnti d’aria, in estate è bene arieggiare il locale per non far salire la temperatura a più di 25°C.

Esistono varietà di Hibiscus annuali, che muoiono dopo la fioritura, o perenni in grado di donarci i loro splendidi fiori per più anni.

In estate si innaffia tutti i giorni, in modo da tenere il terreno sempre umido, ma evitando i ristagni d’acqua, è bene anche nebulizzare la pianta per mantenere, attorno ad essa, un ambiente sufficientemente umido.
Un trucco può essere quello di sistemare il vaso su di un sottovaso riempito di argilla espansa o ghiaia, nel quale tenere sempre un filo d’acqua, in questo modo le radici non entrano in contato diretto con l’acqua, che evaporando garantisce un ambiente umido.

Ogni due settimane, per tutta l’estate, è bene procedere a delle concimazioni con concimi liquidi diluiti nell’acqua delle annaffiature.

Malattie
I nuovi germogli possono venire attaccati dagli afidi, che portano anche allo sviluppo di fumaggini; durante l’estate il fogliame può venire vistosamente rovinato degli acari, che si posano sulla pagina inferiore delle foglie.

Significato del fiore
Per la bellezza dei fiori e per la loro breve durata, l’ibisco viene considerato il simbolo della bellezza fugace. Nel linguaggio dei fiori, regalare quelli di ibisco significa apprezzare e sottolineare la bellezza della donna amata.
In Polinesia, l’ibisco è portato tra i capelli dalle ragazze; i ragazzi invece sono soliti appoggiarne un fiore sull’orecchio destro, se sono fidanzati, sull’orecchio sinistro, se sono “liberi”.
Se si dona all’amato un fiore bianco doppio ha il significato di: «tu sei leale» mentre un Ibisco rosso sangue vuol dire: «mi hai ferito nel più profondo del cuore».
Nella Corea del sud l’ibisco è presente nell’inno nazionale dove l’immortalità del fiore viene paragonata a quella della patria e i suoi cinque petali rappresentano le cinque qualità di: dovere, felicità, unità, pace e purezza.
Nei paesi asiatici, come Cina e Giappone, l’ibisco ha il significato di femminilità, sessualità e calore. In Asia il fiore è comunemente regalato alla spose come simbolo di fertilità della coppia.
Oggi, quando l’ibisco viene utilizzato nelle composizioni, assume il significato di bellezza delicata e fragilità. In Nord America, il fiore è noto come “rosa di Sharon” ed è utilizzato dalle comunità evangeliche per simboleggiare la sposa perfetta: feconda, bella e pura.
Il fiore di ibisco, è il fiore ufficiale dello stato delle isole Hawaii e viene donato ai turisti sotto forma di collana, in queste comunità è frequentemente utilizzato come tatuaggio tribale; rappresenta, di solito, il passaggio di potere da un capofamiglia all’altro ed ha lo scopo di trasmettere la saggezza ed il rispetto degli antenati.

Curiosità
Tra le 300 specie di di interesse economico troviamo l’Hibiscus cannabinus noto come kenaf utilizzato nell’industria cartaria per il suo alto contenuto in cellulosa e nell’industria della canapa.
L’Ibisco è il fiore nazionale della Malesia.
Con l’Hibiscus sabdariffa, originario dell’Africa orientale, si prepara il Karkadè, una tipica bevanda che si ottiene dai calici del fiore, dal sapore acidulo e la tipica colorazione rossa.
In India, l’ibisco viene chiamato Java Japa, parole che derivano dall’antico sanscrito e significano “preghiera”. Viene visto come uno speciale dono, simile proprio a una preghiera, che viene fatto alla dea Kali.

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